Non tutti i bambini sono uguali, il sogno di qualsiasi genitore è un bambino tranquillo, docile, obbediente, prevedibile ma questo raramente accade. Talvolta i genitori si trovano a gestire bambini che sono l’opposto, bambini che vengono definiti difficili, complicati. Come comportarsi?

I Bambini complicati 

In molti casi nelle famiglie si trovano bambini ostinati, refrattari alle regole e alle costrizioni, esigenti ed imprevedibili che portano i genitori ad esaurire le energie fisiche e psichiche. Questi bambini presentano spesso sbalzi di umore, parecchio reattivi agli stimoli emozionali.

Oltre a questo, i cosiddetti bambini difficili, si stancano e si sovraccaricano facilmente in situazioni di confusione o in presenza di molti stimoli, divenendo difficilmente inseribili in contesti sociali di condivisione di spazi e tempi, come ad esempio la scuola materna.

Alcuni studiosi definiscono questi bambini “ad alto bisogno” anche se in verità i bisogni di questi bambini non differiscono poi molto dai bisogni di tutti i bambini, quindi appare più adeguata la definizione di “Bambini ad alta richiesta” proprio perché impegnano molto i genitori e coloro che hanno a che fare con loro.

Cattiva educazione?

L’etichetta che viene appiccicata a questi bambini è di essere oppositivi, capricciosi, maleducati, viziati ma l’accusa ai genitori di non aver dato loro una corretta educazione è assolutamente infondata.

I genitori vengono spesso accusati di essere eccessivamente protettivi, di avere troppe attenzioni nei loro confronti ma questi bambini necessitano proprio di questo.

In molti di questi casi, nella stessa famiglia vi sono altri bambini che non presentano affatto le stesse caratteristiche, quindi questo prova che la linea educativa che si presuppone identica per tutti i bambini della stessa famiglia, non è la causa del comportamento “difficile”. 

Premi e punizioni

I bambini ad alta richiesta presentano spesso una notevole intelligenza e altrettanto spesso anche precoce, hanno bisogno di stimoli e situazioni di attività interessanti senza le quali si annoiano e si innervosiscono. Il comune metodi di premi e punizioni che sono normalmente efficaci nella maggior parte dei bambini non funziona con i bambini difficili.

Hanno, invece, bisogno di più autonomia rispetto al normale, di fare e risolvere da se i problemi, senza aiuti e suggerimenti che rifiutano. Agiscono con originalità e creatività e questo porta anche a piacevoli sorprese in quanto si scoprirà frequentemente che il bambino risolve le difficoltà con colpi di genialità che non ci si aspetta da un bambino.

Il riuscire a superare autonomamente le difficoltà aumenta moltissimo la loro autostima e i genitori devono agevolare questo processo, non ostacolarlo ottenendo solo reazioni negative dal bambino.

I genitori dei bambini difficili

I genitori si trovano a gestire una situazione complicata, talvolta anche con pressioni esterne che tendono a portarli a comportamenti che, invece, non sarebbero opportuni.

In buona sostanza i genitori vengono indotti, sebbene in piena buona fede, a comportamenti sbagliati. Al contrario, i genitori devono essere riconosciuti per la loro opera, per la loro sollecitudine e impegno.

I bambini ad alta richiesta sono solo un problema per i genitori? Niente affatto: quasi sempre i genitori si trovano a dare il massimo delle loro capacità genitoriali, psicologiche e umane per gestire questi bambini.

I genitori che si trovano in queste condizioni si sfiniscono, è vero ma alla fine diventano genitori meravigliosi. Con tutto il loro impegno i bambini difficili diventeranno persone competenti, sensibili e socievoli, a patto che si diano loro spazi e occasioni per esprimere al massimo le loro potenzialità che esistono e possono anche essere superiori al normale.  

E’ possibile che i genitori abbiano notevoli difficoltà nel gestire questi bambini; non bisogna aver timore a chiedere supporto, aiuto a persone esperte che potranno dare risposte e consigli più che validi per gestire nella maniera più corretta le situazioni, un supporto alla genitorialità.